In poche righe il rapporto che spesso, nella storia del pensiero umano, si è instaurato (e si instaura) tra modelli e ideologie e la realtà. E perchè è controproducente partire dal modello, piuttosto che dal mondo che ci circonda. Senza dimenticare i grandi princìpi, stelle polari nel buio. Da Palomar di Italo Calvino.
Per costruire un modello- Palomar lo sapeva-, occorre partire da qualcosa, cioè bisogna avere dei princìpi da cui far discendere per deduzione il proprio ragionamento. [...] Il modello è per definizione quello in cui non c'è niente da cambiare, quello che funziona alla perfezione; mentre la realtà vediamo che non funziona e che si spappola da tutte le parti. [...] Tutte le lacerazioni e contorsioni e compressioni che la realtà umana deve subire per identificarsi al modello dovevano essere considerate accidenti momentanei e irrilevanti. Ma se per un istante egli smetteva di fissare l'armoniosa figura geometrica disegnata nel cielo dei modelli ideali, gli saltava agli occhi un paesaggio umano in cui le mostruosità e i disastri non erano affatto spariti e le linee del disegno apparivano deformate e contorte.Quel che ci voleva allora era un sottile lavoro d'aggiustamento, che apportasse graduali correzioni al modello per avvicinarlo ad una possibile realtà, e alla realtà per avvicinarla al modello. Infatti il grado di duttilità della natura umana non è illimitato come in un primo tempo egli credeva; e in compenso anche il modello più rigido può dar prova di un'elasticità inaspettata. Insomma se il modello non riesce a trasformare la realtà, la realtà dovrebbe riuscire a trasformare il modello.La regola di Palomar a poco a poco andava cambiando: adesso gli ci voleva una gran varietà di modelli, magari trasformabili l'uno nell'altro secondo un procedimento combinatorio, per trovare quello che calzasse meglio su una realtà che a sua volta era sempre fatta di tante realtà diverse, nel tempo e nello spazio.[...] Egli si limitava a immaginare un giusto uso di giusti modelli per colmare l'abisso che vedeva spalancarsi sempre di più tra la realtà e i princìpi.